Sai cos’amo della poesia?
Diventa tutto ciò che non ho, e in lei mi trasformo.
Mi conforta, ed è finora l’unica benedizione che non mi abbia ingannato.
Non mi lascia sola, mai.
Accompagna tutto con delicatezza, grazia e spudorata bellezza.
Riempie i vuoti, scioglie i sogni, apre il cuore.
Mi accarezza.
Non mi promette nulla, e io odio le promesse.
Non mi da speranza perché odio anche quella.
Mi da forza di accettare il buio.
Mi getta nella luce folgorante.
Mi fa creare, mi crea.
Diventa ogni cosa e ogni persona.
I pensieri diventano cose e le cose persone, gli amanti astri, i nemici mostri, le idee angeli, e io divento ogni tanto luna.
E tutto si fonde a ritmo,
si mischia la carne col divino, si toccano nuovi mondi, si ama certamente troppo, si sopravvive a tutto, si danza oh come si danza.
Si nascondono grandi segreti che tutti leggono, si proteggono ricordi che nessuno intende, si da’ alla luce un dolore come un figlio.
Si uccide volendo, ma si creano anche creature, si nasce diversi, si cresce meravigliosi.
Si inventano legami, si slegano intrecci, si liberano i sensi e non si cerca un senso!
Si viaggia nudi, si perde la testa, si perde la strada, se ne disegnano altre mille.
Si ama, si ama, si ama.
Si ama tutto, il filo d’erba e il filo di ferro.
Le rose, le spine e il sangue.
Si ama l’arrivo e l’andata. Si inventano carezze inebbrianti, profumi di vita, sbocciano idee si toccano pelli lontane. Nella poesia c’è spazio, e in quello spazio si fa l’amore. – noa • nur