Nessuno ti parla delle amputazioni quotidiane anestetizzate da tragedie di maggior rilevanza.
Non ti racconta nessuno dei piccoli dolori che creiamo teneramente e di come, poi, diverranno trofei preziosi di codardia e fallimenti.
Non ti avvisano che quando non sentirai più nulla, potrai accarezzare la catastrofe ed esserne quasi felice.
C’è tanto da dire su cosa non dicono…
Non ti dicono che i dadi vengono tirati senza che tu te ne accorga, e che niente può farli tornare in dietro, potrai solo riprovare all’infinito… Ma è la prima mano che conta.
Non ti dicono che sono proprio le sicurezze a farti smarrire, le glorie acerbe a farti perdere, il trovare tesori a portar malanni.
Non ti diranno che l’integrità è cosa tua e cosa tua non rimane per sempre. Che le cose giuste si trasformano in sbagliate.
Le nostre ambizioni rimbalzano a ogni stupido contrattempo, il tempo non vola, ma batte preciso e bisogna lasciarlo fare. Ti nasconderanno che essere buoni può essere una gabbia con pure i prigionieri.
Forse nessuno sa, e chi sa tace, per non farti soffrire troppo presto.
C’è tanto da dire su cosa non dicono…
Noa Nur Vivendo la mia Boheme
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